Il naufragar m’è dolce in questo mare

Che cos’è un sogno? Per me è un arcobaleno di speranze: con i suoi diversi colori intinge quella realtà che, spesso, si diverte ad essere solo bianca e nera. È una via di fuga, un nascondiglio, un covo segreto in cui rifugiarsi quando sembra stia andando tutto a pezzi, quando la quotidianità risulta triste, ambigua e noiosa. Sogno è la manifestazione di mete che vorremmo raggiungere. Mete che ci spaventano poiché, per arrivarvi, quella salita appare troppo ripida. Vivere nel sogno è come compiere un viaggio che conduce lontano, oltre i limiti della realtà che ci appartiene. È aprire le ali e spiccare il volo. Senza paure, senza timori. I sogni sono linfa di vita.

Secondo la versione pascoliana, dentro ognuno di noi esiste una parte bambina, capace di disegnare, con le sue piccole mani, un mondo più alla portata dei propri sogni. Anche nelle situazioni più complicate, quel fanciullino torna a vivere per incoraggiare con i suoi sorrisi accesi le speranze e regalar loro forza e vigore. Io forse non sono ancora del tutto donna, ma di certo non sono più nemmeno troppo bambina, eppure sento forte la spinta dentro me di non mollare, ma di naufragare del mare dei sogni, assorbirli come fossi una spugna, per poter condurre la mia vita accompagnata dalla loro scia.