Lo stesso ritmo di allora

Le dita continuano a fluttuare sulla tastiera allo stesso ritmo di allora. Hanno affrontato le montagne russe e, divertite, hanno cercato di avventurarsi in percorsi sempre nuovi. Sognatrici, hanno poi accarezzato i tasti raccontando batticuori ed emozioni. Forti, hanno sconfitto draghi, paure, vuoti e ossessioni.

Coraggiose, hanno zittito il silenzio della sfiducia. Caparbie, hanno tramutato idee in parole. Quelle parole in pagine. Quelle pagine in esperienze. E poi ancora emozioni intense e forti che hanno assunto le sembianze di una vita intera.

10 anni dopo torno ancora qui, il davanzale della finestra che raccoglie i pensieri non è più lo stesso. E forse la stessa non sono neppure io. Ma tutto coincide perfettamente.

Come tatuaggi sulla pelle

Nessuna penna in mano a cui affidare le parole più sincere,  nessuno schermo dietro cui nascondersi, ma un riflettore puntato su altre 88 anime, pronte lì, ad accogliere i tremolii del cuore, accompagnando ricordi, turbinii di emozioni e giochi acrobatici della mente.
Sono trascorsi poco meno di nove anni da quella magica avventura che ha condotto le nostre mani a scrivere A un Passo da Te, un sogno realizzato a occhi aperti e immerso in quella magia che troppe volte appartiene ai desideri irrealizzabili. Invece noi, io e Marcello Affuso, due sconosciuti con una comune passione, all’epoca ventenni, ci siamo lasciati trascinare dalle nostre emozioni, sincronizzando il battito dei nostri cuori e delle nostre penne.
Solo chi più ci conosce sa quanto di noi ci sia in quel romanzo. Solo chi lo ha letto sa chi siano Jessica e Marcello veramente. Perché al di là di ciò che abbiamo raccontato in quelle pagine, quello rimane il riflesso allo specchio più vero di noi. Anche adesso, a distanza di così tanto tempo. Oddio, quanto ne è trascorso!

Ogni equilibrio

 

Amo i tramonti perché,
in quell’esatto istante in cui il sole bacia il mare,
realizzo quanto la forza dell’amore
sia capace di sconvolgere ogni equilibrio dell’universo!

Tra realtà e virtualità ai tempi del Covid-19

Poi, tutt’un tratto, il passato diventa presente.
Il reale diventa virtuale
e il virtuale torna a essere reale.

«La tecnologia per Jessica Mastroianni e Marcello Affuso ha assunto il ruolo di strumento di incontro, confronto e dialogo non sterile ma emotivo, partecipativo, creativo. È stata, per questi due giovani scrittori, un mezzo per non smarrire le loro identità, ma per valorizzarle, coltivarle, implementarle.

Il tutto è avvenuto “A un Passo da…Te”, in un luogo di distanza virtuale, ma che è di vicinanza empatica ed emotiva.

Stanchi di aspettare

Mille domande a cui non so rispondere. Le sento nel vento che aggroviglia i pensieri e annoda i capelli in una danza disordinata.

Guardo attorno a me e vedo macerie di sogni, di idee, di progetti e di sacrifici, calpestati con la stessa naturalezza con cui respiriamo ogni istante.

Stanchi di aspettare, come una bicicletta poggiata a un muro anonimo, anche tutti noi attendiamo un domani che non sappiamo come sarà. Con paure, incertezze e le stesse domande di un bimbo curioso che vorrebbe una risposta a ogni suo “perché?“. Maturiamo, giorno dopo giorno, nuove consapevolezze, nascosti dietro mascherine altrettanto anonime che sembrano voler zittire la voce e lasciar parlare gli occhi.