Le dita continuano a fluttuare sulla tastiera allo stesso ritmo di allora. Hanno affrontato le montagne russe e, divertite, hanno cercato di avventurarsi in percorsi sempre nuovi. Sognatrici, hanno poi accarezzato i tasti raccontando batticuori ed emozioni. Forti, hanno sconfitto draghi, paure, vuoti e ossessioni.
Coraggiose, hanno zittito il silenzio della sfiducia. Caparbie, hanno tramutato idee in parole. Quelle parole in pagine. Quelle pagine in esperienze. E poi ancora emozioni intense e forti che hanno assunto le sembianze di una vita intera.
10 anni dopo torno ancora qui, il davanzale della finestra che raccoglie i pensieri non è più lo stesso. E forse la stessa non sono neppure io. Ma tutto coincide perfettamente. Continua a leggere